Le Olive
Nel Mediterraneo ci sono più di 1000 tipi genetici di olivo. La propagazione vegetativa circoscritta nei singoli territori per centinaia di anni ha determinato l'evoluzione di un numero elevato di ecotipi e cultivar. In Italia sono presenti circa 500 tipi genetici.
Le cultivar tipiche della nostra azienda sono: Peranzana, Coratina, Pizzuta, Leccina, Biccarese, Santa Caterina.
Peranzana (o Provenzale): importata dalla Provenza nel ‘700 dal duca di Sangro. E' una cultivar pura, non un ibrido. Prevalentemente coltivata in Puglia (Foggia) ed è la cultivar principale a duplice attitudine. La pianta è di vigoria medio-alta e portamento tendenzialmente pendulo. La produttività è elevata e costante. Resa in olio media. L'oliva è di media grandezza e l'olio che si ricava da esso è di bassa acidità e di gusto molto equilibrato, ciò significa che l'olio, appena estratto, è pronto per il consumo, senza bisogno di un periodo di maturazione o di essere miscelato con altri oli. Un profumo fruttato dal sapore dolce con note di carciofo, cui si associa un retrogusto di pomodoro verde e mandorla.
Coratina: varietà pugliese, prevalentemente diffusa in provincia di Bari e soprattutto a Corato da cui il nome. La pianta raggiunge uno sviluppo medio, con branche assurgenti e rami fruttiferi sottili, relativamente brevi ed eretti. Le foglie, di forma ellittico-lanceolata, sono strette e di dimensione media. Il colore è verde chiaro nella pagina superiore, grigio argento in quella inferiore. Le infiorescenze sono allungate e ramificate con una media di 20 fiori. Il frutto, di forma obovata, leggermente asimmetrico, è grosso con un peso superiore a 4 g; a maturazione assume una colorazione nera soltanto all’apice. L’olio è di colore verdognolo con forte sapore di fruttato che con il tempo acquista un sapore armonico.
Pizzuta (o Ogliarola Salentina, Chiarita, Oliva Leccese, Cima di Mola): la cultivar pugliese più diffusa. La pianta si presenta di grandi dimensioni e di elevata vigoria (può raggiungere e superare i 15 metri di altezza), a portamento espanso, fronda serrata verde, corteccia grigio scura. I rametti a frutto sottili e lunghi, conferiscono alla pianta un portamento pendulo. La foglia di medie dimensioni, di forma allungata ellittico-lanceolata, colore verde, con la pagina inferiore di colore verde chiaro. La fioritura è tardiva e molto abbondante. La drupa ha un peso medio di 1,30 grammi, è di forma ovale, allungata, asimmetrica con apice appuntito, lenticelle scarse e piccole, di colorazione nera alla raccolta. Il suo nocciolo è fragile e la polpa è di colore rosso vinoso. E’ la più oleosa fra tutte le varietà. L’olio si presenta di un colore giallo oro, con riflessi verdolini, di bassa fluidità. Si presenta con fruttato dolce a maturazione completa e mediamente aromatico, persistenza del piccante, leggermente amaro con piacevole sentore di mandorla.
Leccino: di origine ancora piuttosto incerta. E' segnalata dalla letteratura come cultivar identificata sia nel comprensorio fiorentino che in quello Pistoiese. I fiori solo in piccola parte sono imperfetti. Fiorisce a fine maggio-inizi di giugno e la fruttificazione è presente maggiormente nelle zone basali e mediane del ramo. La produzione è elevata e costante, mentre la maturazione è precoce ed uniforme. I frutti sono utilizzati sia per l'estrazione dell'olio che come olive "nere" da mensa.
Biccarese: originaria della puglia, in particolare della provincia di Foggia. I frutti sono utilizzati per l'estrazione dell'olio.
Santa Caterina (o Oliva di S. Biagio, Lucchese): di origine Toscana. Pianta di notevole sviluppo, molto vigorosa e con chioma globosa, espansa. Foglie ellittico-lanceolate, regolari, piuttosto corte e di colore verde chiaro. Il frutto è molto grande (7-9g), ellissoidale, asimmetrico, con apice subconico e base arrotondata. La maturazione è precoce; la raccolta viene effettuata verso i primi di settembre quando le olive hanno sempre un bel colore verde intenso. E’ una cultivar da tavola di pregio; la produttività è buona ed abbastanza regolare.